BIANCOSPINO PIANTA DEL CUORE : monogragrafia della dr.ssa Albini Elisa


NOME SCIENTIFICO: Crataegus spp include circa 150-200 specie, a seconda della tassonomia utilizzata. Le più studiate in campo fitoterapico sono Crataegus monogyna e laevigata (o oxicanta) in Europa, azarolus e pentagyna nelle regioni euroasiatiche, pinnatifida nelle regioni asiatiche.

NOME COMUNE: Biancospino comune, Azaruolo selvatico, Spino bianco, Hawthorn, Aubépine, Weissdorn, Espina bianca.

DESCRIZIONE: Piccolo albero, ma più spesso arbusto a fogliame deciduo; cespuglioso, con radice fascicolata; chioma globosa o allungata; tronco sinuoso, spesso ramoso sin dalla base con corteccia compatta che nelle piante giovani è liscia di colore grigio-chiaro, è brunastra o rosso-ocracea e si sfalda a placche nei vecchi esemplari. I ramoscelli sono di colore bruno-rossastro, quelli laterali terminano frequentemente con spine aguzze e scure lunghe sino a 2 cm, i rami più vecchi sono grigio-cenere. Altezza generalmente fra 2÷5 m, ma può raggiungere anche i 12 m; ha una crescita molto lenta e può vivere sino a 500 anni. Le gemme sono alterne, disposte a spirale, rossastre e brillanti; sotto le gemme laterali spuntano spine dritte. Le foglie caduche, portate da un picciolo scanalato, sono alterne, semplici, di colore verde brillante e lucide nella pagina superiore, verde glaucescente nella pagina inferiore, glabre, romboidali o ovali, a margine dentato, suddivise in 3÷7 lobi molto profondi con margine intero e che presentano solo sull’apice qualche dentello; all’inserzione sui rami sono provviste di stipole dentate e ghiandolose. I fiori, profumati di colore bianco o leggermente rosato, sono riuniti in corimbi eretti, semplici o composti, portati da peduncoli villosi , hanno brattee caduche con margine intero o denticolato, calice con 5 lacinie triangolari-ovate; corolla con 5 petali subrotondi, stami violacei in numero multiplo ai petali (15÷20) inseriti sul margine di un ricettacolo verde-brunastro con ovario monocarpellare glabro e un solo stilo bianco verdastro con stigma appiattito, molto raramente alcuni fiori hanno 3 stili. I frutti (in realtà falsi frutti perché derivano dall’accrescimento del ricettacolo fiorale e non da quello dell’ovario) riuniti in densi grappoli, sono piccole drupe con diametro di circa 7-10 mm, rosse e carnose a maturità, coronate all’apice dai residui delle lacinie calicine, che delimitano una piccola area circolare depressa; contengono un solo nocciolo di colore giallo-bruno.

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