La Passiflora incarnata L. (o P. alata L.): La Mandorla Dicembre 2000


In questa scheda viene presentata la letteratura più recente e significativa riguardante la Passiflora Incarnata.
Gli studi con estratto di pianta dimostrano effetto sedativo e ansiolitico con meccanismo non ancora certo, ma probabilmente agonista parziale del recettore per le benzodiazepine: infatti un monoflavone estratto dalla pianta, la Crisina, si è dimostrato essere un ligando per i recettori per le benzodiazepine, sia a livello centrale (con meccanismo competitivo) che periferico (con meccanismo di tipo misto). Segnalata anche azione ansiolitica, antispastica viscerale.

Dalla Passiflora è stato inoltre isolato un agente antibiotico (Passicol).
Svariate azioni sono state attribuite al flavonoide Crisina: antinfiammatoria, antitumorale, antispastica viscerale nelle crisi di astinenza da morfina, protettrice verso i danni cutanei da radiazioni, antidiabetica. Tuttavia secondo alcuni autori tale flavonoide non sarebbe reperibile nella pianta o perlomeno non in quantità significative, pertanto gli effetti riscontrati con l’uso di pianta intera non potrebbero essere attribuiti ad esso. Al momento attuale delle conoscenze, le indicazioni all’uso della Passiflora restano pertanto solo il trattamento dell’ansia e dell’insonnia e come coadiuvante nelle neurodistonie viscerali.

PAROLE CHIAVE: Passiflora. Fitoterapia. Ansiolitici. Sedativi. Crisina. Flavonoidi.

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